Da quando ho memoria mi è stato rimproverato di avere la testa fra le nuvole. Non si tratta di una accusa ingiustificata, io sono davvero esasperante: dimentico le cose, faccio tutto con la testa altrove e così capita che le chiavi di casa finiscano nel freezer, il cellulare nella scatola dei biscotti, la borsa con la schiscetta per il pranzo sulla macchina sbagliata.
È distrazione, pura e semplice, è vivere sempre di corsa, desiderando fare un milione di cose quando si ha a malapena il tempo di farne una, con il prevedibile risultato di fare tutto in modo approssimativo.
Non mi vanto di questa mia caratteristica, non la considero nè stravaganza nè superiorità nei confronti della quotidianità, a dire il vero anzi mi fa proprio imbufalire! Combno guai in continuazione, mi macchio in pochi istanti, mi cadono di mano bicchieri e piatti, mi dimentico le lavatrici piene o, al contrario, la biancheria stesa, per giorni: la quotidianità si considera superiore a me!
Da anni cerco di cambiare, mi convinco che una nuova moleskine, quell'app dell'Iphone o la semplice volontà, mi consentiranno di diventare una donna organizzata, precisa, magari meno macchiata e spiegazzata e un tantino più pratica.
Inutile dirvi che da anni fallisco miseramente, e che ormai sono prossima alla rassegnazione: se sulle nuvole sono nata forse è in mezzo alle nuvole che devo campare!
Bè ieri Puki ed io l'abbiamo fatto, complice un'idea semplice e carina che credo vi piacerà quanto è piaciuta a noi! Di che si tratta? Indovinate, dai!
Che cosa si ottiene con questi tre ingredienti?