Al
supermercato, impegnata a leggere l'etichetta del tonno, sento una
vocetta entusiasta alle spalle: "Mamma! Possiamo comprare questo gioco?
Daiiiii!"
Senza
nemmeno voltarmi faccio partire il pippone! "Eh no! Ti ho preso le
macchinine l'ultima volta!Non posso comprarti un gioco ogni volta
che..."
"Ma non è per me, è per Francekka!"
Mi volto: il biondino impugna sorridendo un sonaglino, il primo regalo che vuole fare alla "sorellina che verrà".
Ecco, se mi cercate mi trovate là, sciolta nella corsia delle conserve...
Mi sciolgo spesso, in questi giorni.
Diciamo
pure che sono una palla di amore e ormoni. Così fidarmi
del sorrisetto con cui Puki si definisce "fratellone" e delle coccole che
fa ogni tanto al pancione, è, semplicemente, inevitabile (e, tra l'altro, aiuta a
dimenticare le volte in cui mi chiama "panzona con coscia-prosciutti").
Lo
so che la tenerezza del biondino potrebbe tradursi, quando con la
sorellina ci avrà a che fare davvero, in instinto omicida, ma che vi
devo dire: io ci voglio credere!
Così, in piena sindrome del nido, per "il fratellone" e "la sorellina che verrà" ho personalizzato in pochi minuti una t-shirt del pigiama e un minuscolo body, entrambi nati bianchi e tristi.
Ecco cosa serve: