lunedì 30 novembre 2015

5 regalini di sicuro successo (per bimbi che hanno tutto o che non si conoscono bene)


Ci sono bimbi di cui si sa tutto: si conosce la smodata passione per gli Avengers e i MyLittlePony perché ci giocano e ne parlano in continuazione! Ovviamente, quando si vuole fare loro un regalo, questo è un enorme svantaggio, perché hanno già ogni singolo elemento concepito dalla mente oscura del merchandising, cartaigienica inclusa.  
Che si regala ai bimbi che hanno tutto per mantenere comunque la soddisfazione alta? 
Ci sono poi bimbi di cui non si sa nulla, se non luogo e data della festa di compleanno: come cavarsela lo stesso alla grande, magari spendendo poco?
Per entrambe le categorie noi ricorriamo ai 5 regalini di sicuro e comprovato successo, ovviamente validi per bimbi e bimbe, ed economicamente accettabili, ovvero al di sotto dei 15 euro!

Ecco la nostra top five.

domenica 22 novembre 2015

Nel calendarietto (dell'Avvento) che ci metto?


Riguardo alla faccenda "calendario dell'avvento" ci sono tre diverse soluzioni: non farlo (opzione da non sottovalutare), comprarlo fatto al super con dentro i cioccolatini (opzione eccellente), farselo in casa con l'aiuto dei bimbi che da grandi di certo si ricorderanno di come sapevamo rendere caldo e magico il Natale (opzione "credici").

Se, come me, siete ormai finiti con tuffo a bomba nella terza possibilità, non resta che andare  fino in fondo e farsi la drammatica domanda: "E mo' nel calendarietto che ci metto?".

Ecco le mie soluzioni.

martedì 17 novembre 2015

il calendario dell'avvento fai-da-te... per me!


La prima volta che ho scritto questo post ogni virgola assomigliava a un sorriso: pensavo al Natale dei miei bimbi. A quello di Puki, ancora assolutamente ricco di magia, anche se la scorsa settimana ha confessato di sospettare che ci sia lo zio Francesco sotto alla barba di Babbo Natale, e a quello della piccola FranceKKina Sorellina, che per la prima volta in assoluto vedrà un albero di Natale e, al solito, distribuirà bava e gran sorrisoni sdentati al posto dei regali.

La seconda volta che ho scritto questo post, per quanto mi impegnassi, la pagina restava ostinatamente bianca. Avevo appena saputo di Parigi e ora le mie virgole tremavano, pensando ai miei bimbi. Mi chiedevo dove troverò il coraggio di incitarli a uscire di casa e viaggiare per il mondo, insomma pensavo a tutto tranne che a Calendari dell'Avvento e feste in arrivo.

Confusa, mi sono arresa e sono andata a controllare i piccoli prima di andare a letto: Puki come al solito aveva scacciato le coperte, Franci dormiva coi pugnetti in alto, arresa ai sogni. 
È il mio momento preferito della giornata, quello in cui me li posso annusare in pace senza sembrare pazza. 
Questa volta è stato il momento in cui ho sentito come non mai il desiderio di creare in questa casa un Natale perfetto, elevato all'ennesima potenza, sotto steroidi, privo di ritegno, scandalosamente kitsch. Per loro? 
No, per me. 

Per vedere ancora una volta le cose coi loro occhi di bimbo, per sgranarli davanti alle lucine che illuminano il centro storico, all'albero decorato con ornamenti fatti di pasta e tappi, alla tazza colma di cioccolata calda alla cannella. 

Ed è così che, in punta di piedi, ha fatto il suo ritorno nei miei pensieri il Calendario dell'Avvento, pronto a rispondere a tutti i miei "quanto manca??"

lunedì 9 novembre 2015

L'esperimento del cavolo!

Avrei voluto celebrare degnamente l'ingresso della scienza nella nostra routine di gioco, avrei voluto raccontarvi come il piccoletto si appassioni a quei fenomeni scientifici semplici, ma spettacolari che si possono improvvisare in cucina con due ingredienti da supermercato, per giunta economici, ma preferisco provare con un modo che spero sia molto efficace (e poi la FranceKKa si è svegliata e ho finito il tempo per la retorica..)
 FATELO!
Seriamente: fate questo piccolo esperimento, provatelo assolutamente, è pazzesco! Guardate e giudicate!

(ocio che parte la musichetta)



Per realizzare questo esperimento occorrono alcuni ingredienti: ecco la lista della spesa.

martedì 3 novembre 2015

Sterilizzare i nostri animali: perché?


 (post in collaborazione con A Scuola di Petcare, di Purina e col veterinario che mi sono sposata)

Man mano che il pancione cresceva, notavo che il biondino mi lanciava occhiate fugaci e si perdeva nei suoi pensieri. Mi aspettavo da un giorno all'altro la fatidica domanda su come nascono i bambini, ma è arrivata quella sui gattini!

"Mamma, ma anche Olivia diventerà enorme come te quando avrà dei cuccioli"
"Enorme. Grazie Puki. Comunque no, Olivia è sterilizzata"
"Ste-ri... Ste-che?"
"Significa che ha subito un'operazione e che non può più avere gattini"
"Ma che cosa caTiva! Perché??"

Per rispondere in modo corretto alla sua domanda, mi occorre il veterinario di casa: lo attiro con una birretta e arrivo dritta alla questione:
"Puki sostiene che la sterilizzazione sia una pratica barbara e vessatoria"
"Puki ha detto 'vessatoria'?"
"No, ha detto caTiva, come rispondo?"

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