venerdì 29 maggio 2015

di mamma NON ce n'è una sola

(in collaborazione con Chicco e Real Time)

Qualche giorno fa si è conclusa la nuova trasmissione di Real Time "Ostetriche: quando nasce una mamma", realizzata in collaborazione con Chicco. 

Come vi avevo già raccontato, avevo accettato con piacere la proposta di seguire i sei episodi trasmessi, sia perché si è costituito un gruppo d'ascolto ironico e divertentissimo, sia perché qui, zitti zitti, è arrivato l'ottavo mese e le cose che ho rimosso della vita con un neonato, invece di diminuire, aumentano!
Così, insieme alle coppie di neogenitori, ho cominciato a memorizzare di nuovo la temperatura ideale del bagnetto e la cura del moncone ombelicale, tra una risata, un "Chimmelhafattoffare" e due lacrimucce (ah, gli ormoni, signora mia!).

Quello che non mi aspettavo era di spegnere la tv al termine dell'ultimo episodio per poi restare qualche minuto a fissare il vuoto, pensando a quanto sono cambiata come madre... da quando sono diventata madre. 
Provo a spiegarmi.

mercoledì 27 maggio 2015

Il suncatcher galattico & i segreti di Samantha Cristoforetti

Per la prima volta, invece di assistere alla nascita dei trip del biondino, sto cercando di instillargliene uno, gli sto insomma facendo una testa così per farlo appassionare alle avventure di uno dei nostri eroi nazionali e uno dei miei miti personali: l'astronauta Samantha Cristoforetti, in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale ancora per un mesetto.

E nella speranza di scambiare le solite macchinine con gli shuttle, abbiamo iniziato a guardare insieme foto spaziali e racconti postati da Samantha (e poi vi dico quale qui ha ottenuto un clamoroso successo!), e a giocare a tema, ad esempio realizzando un "suncatcher" galattico che prima ci fa passare il pomeriggio e poi si trasforma in decorazione per la cameretta!
Ecco cosa occorre per realizzare i "pianeti" e le stelle:

giovedì 21 maggio 2015

"Il Barbaro": più che un libro è la chiave per interpretare la mente di un bimbo!


Ogni tanto si incontrano libri, film o canzoni che ti colpiscono dritti al cuore con tale energia da rimbalzare anche contro il diaframma e lavarti il fiato per la sorpresa e la loro genialità. 
Non per nulla si chiamano "colpi di fulmine": ti senti attraversare da una botta di energia così forte da lasciarti tramortita!

Vorrei spiegarvi perché mi è successo esattamente questo con il mio libro illustrato del cuore: "Il Barbaro", di Renato Moriconi, anche se per farlo, perdonatemi, ne devo per forza svelare l'incredibile e geniale finale.

Ciò che mi affascina tanto di questo libro è proprio la sua capacità di sorprendere il lettore, svelando all'improvviso come tutto il volume sia, semplicemente, la più completa e immediata descrizione possibile della magia dell'infanzia.

domenica 17 maggio 2015

Come ti personalizzo la t-shirt del "fratellone" e il mini-body della "sorellina che verrà"

Al supermercato, impegnata a leggere l'etichetta del tonno, sento una vocetta entusiasta alle spalle: "Mamma! Possiamo comprare questo gioco? Daiiiii!"
Senza nemmeno voltarmi faccio partire il pippone! "Eh no! Ti ho preso le macchinine l'ultima volta!Non posso comprarti un gioco ogni volta che..."
"Ma non è per me, è per Francekka!"

Mi volto: il biondino impugna sorridendo un sonaglino, il primo regalo che vuole fare alla "sorellina che verrà".

Ecco, se mi cercate mi trovate là, sciolta nella corsia delle conserve...


Mi sciolgo spesso, in questi giorni. 
Diciamo pure che sono una palla di amore e ormoni. Così fidarmi del sorrisetto con cui Puki si definisce "fratellone" e delle coccole che fa ogni tanto al pancione, è, semplicemente, inevitabile (e, tra l'altro, aiuta a dimenticare le volte in cui mi chiama "panzona con coscia-prosciutti").

Lo so che la tenerezza del biondino potrebbe tradursi, quando con la sorellina ci avrà a che fare davvero, in instinto omicida, ma che vi devo dire: io ci voglio credere! 

Così, in piena sindrome del nido, per "il fratellone" e "la sorellina che verrà" ho personalizzato in pochi minuti una t-shirt del pigiama e un minuscolo body, entrambi nati bianchi e tristi.

Ecco cosa serve:

martedì 12 maggio 2015

Maison Mustela: tra tradizione e innovazione spunta un'occasione!

 (in collaborazione con Mustela)

Immaginatemi seduta con quattro amici al bar, ovvero quattro delle mie personalità multiple, intente a decidere se affrontare l’ondata di caldo tropicale e un’oretta tra treno e metro per prendere parte a un evento milanese.

La prudente faceva notare che tra pancione e tutto forse potevo piuttosto sdraiarmi nel prato con un libro. La goliardica alla parola “evento” già ce l'eravamo giocata e non capiva più nulla. La consapevole sapeva perfettamente che questa era una delle ultime occasioni per molti mesi a venire di godere della libertà di prendere un treno e ritrovarsi con delle amiche a fare qualcosa di interessante e diverso dal solito. La curiosa, infine, voleva assolutamente avere informazioni di prima mano sul nuovo spazio che ci era stato proposto di visitare.

Inutile dire che Prudente è stata zittita in pochi secondi, e così qualche giorno fa ho accompagnato la panza a Milano per partecipare all’inaugurazione del temporary store Maison Mustela, aperto dalla casa farmaceutica francese nel cuore storico della città, in Corso Magenta 12.

La sede, bella bella in modo assurdo, di Maison Mustela

Questo spazio è un’ottima occasione per i neogenitori, i nonni e tutti coloro che orbitano intorno a un bimbo appena arrivato. E un’occasione, quando per giunta è gratuita, deve assolutamente essere sfruttata! 
Ecco di cosa si tratta.

domenica 10 maggio 2015

Il photo booth fai-da-te per far giocare i bimbi (anche) ai matrimoni.

Sono stata invitata anche questo mese in un gruppo super: le top-blogger Kreattive, riunite da Rosa e impegnate questa volta a ideare soluzioni per organizzare il perfetto matrimonio fai-da-te!

Al riguardo ho abbondantemente dato ben, ormai, 5 anni fa, e la domanda che mi parte subito in questo periodo quando sento parlare di matrimoni non è più "come posso fare le bomboniere", ma piuttosto "come diavolo posso convincere il piccoletto a lasciarmi almeno assaggiare la torta?".

La soluzione potrebbe essere organizzare per i piccoli invitati un photo booth fai-da-te, con cui intrattenerli il tempo necessario per commentare l'abito della sposa ed evitare il bouquet o, se si gioca in casa, semplicemente farsi due risate...


Avete mai partecipato a un photo booth? È esilarante e liberatorio! 
Ci si scatta foto buffe indossando accessori esagerati o, nel caso dei bimbi, piccole maschere fatte su misura. 
Come? Innanzitutto radunando i due ingredienti necessari:

martedì 5 maggio 2015

il gioco fai-da-te dell'apprendista meccanico


Quando l'anima bricoleur di mio marito prevale su quella di tecno-dipendente, in genere accadono alcune cosette: un viaggio al fai-da-te più vicino, un pomeriggio con piccoletto che fa da assistente in estasi, la devastazione del pavimento e la nascita di un giocattolo ad altissimo potenziale di manualità.

E se in passato è accaduto che, con un bel po' di autocritica, gli toccasse alla fine ammettere che "A comprarlo costava meno" (ricordate? Qui tutte le brillanti idee appartenenti alla categoria!), in questo caso no! Ci stiamo dentro!

La spesa totale per la realizzazione del gioco fai-da-te dell'apprendista meccanico ammonta infatti a circa 5 euro, investiti per comprare tutto l'occorrente, ovvero:

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