mercoledì 2 maggio 2012

I compiti più difficili di una mamma (gufo)

Si dice che il gufo sia l'animale più saggio del bosco... una mamma-gufo, pertanto, dovrebbe esserlo al quadrato!! 
Per questo, mentre pacioccavo per realizzare questa famigliola di gufi, ho raccontato alla mamma-gufetta alcuni pensieri che mi sono passati per la mente in questi giorni. 
Vorrei condividerli con voi per avere la vostra opinione.
Quattro giorni di vacanza in casa durante la primavera più piovosa che ricordi non sembrano, sulla carta, molto divertenti, ma sono invece stati bellissimi: mi hanno permesso di ricaricare le batterie un po' estenuate dalla routine quotidiana, di passare un po' di tempo con vecchi amici e di conoscere meglio quelli nuovi, ma soprattutto di godermi il piccolino.
Puki sta crescendo davvero in fretta, nelle ultime settimane le sue quotidiane conquiste si sono moltiplicate e sono diventate anche clamorosamente divertenti. Certo ci sono stati in questi giorni i momenti in cui era semplicemente un quasi-duenne esasperante, ma più spesso mi sono trovata a guardare le trovate del mio nano con stupore e a rimuginare su quanto ogni giorno si delinei il suo carattere e acquisti indipendenza.
Diciamolo subito: io non sono pronta! Permettergli di fare le sue scoperte e le sue conquiste senza interferenze mi costa ancora molta fatica e mi devo mordere la lingua in continuazione per evitare di uscirmene con un inutile "attentoooo" a ogni suo passo.
Solo ora che sono mamma mi rendo effettivamente conto di quanto sia difficile portare a termine quelli che ho sempre considerato i due fondamentali compiti di una madre. 
Di che parlo? Provo a spiegarlo con un semplice giocattolo di cartone che ho fatto per Puki.
Ho disegnato la mamma-gufo, ne ho ritagliato il corpo e le ali.
 
Avevo voglia di tagliuzzare, e così ho pensato di vestire il mio gufo con la carta invece che con il colore... scelta che ha riempito il pavimento di minuscoli pezzettini di carta colorata, ma se si gioca bisogna affrontarne con coraggio le conseguenze!!
Ho fatto la stessa cosa con il piccolo gufo che si è subito incollato alla mamma, felice di essere coccolato e abbracciato, grazie a due fermacampioni, dalle sue ali affettuose.
Il giocattolo è praticamente finito, e le mie elocubrazioni anche... 
Il mio compito più importante come mamma, e la mia sfida più grande, sarà questo: tenere stretto a me il mio piccolino finchè ne avrà bisogno...
E, quando sarà il momento...


 

 

21 commenti:

  1. Delizioso! Io ho un piccoletto della stessa età del tuo ma, sarà forse per il pancione che non mi lascia scelta, sono un po' meno protettiva. è incredibile quante cose imparano ogni giorno a quest'età, mi stupisco in continuazione!

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    1. È così!!;D A dire il vero tra me e mio marito sono io quella meno protettiva, quella che lo lascia a cavarsela da solo fino a quando non rischia di farsi male sul serio. Ciononostante lo sforzo di lasciarlo tentare senza intervenire è graaaande!!!

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  2. Bellissimo il gufo! per me la sfida è quella di contenere le mie ansie/paure e fare il possibile per non trasferirle sui bambini.
    Durissimo...perchè sono un'ansiosa all'ennesima potenza...!

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    1. Anna ti capisco, è davvero difficile! Io non ero un tipo ansioso ma questa fase di passaggio dalla dipendenza totale per oltre aun anno ai primi slanci verso il mondo mi sta incasinando non poco!;D

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  3. Ogni giorno mi chiedo se sarò in grado di lasciarli andare....ma non credo sia possibile! *o*

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    1. Credo fosse Gibran a dire, parafrasando, che la famiglia è un albero: lì si trovano le nostre radici e dai suoi rami abbiamo spiccato il volo... l'immagine mi è sempre piaciuta tantissimo, ma da quando sono mamma mi sono resa conto di quanto sia difficile trasportarla dalla poesia alla realtà!!

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  4. Eh si, la cosa difficile è proprio quella di riuscire a tirarsi indietro e lasciarli volare con le proprie ali... ma ci proviamo con tanta buona volontà!
    Intanto ammiro il tuo gufetto e cercherò di tenerlo a mente la prossima volta che mi sentirò molto mamma-chioccia e poco mamma-gufo ;)

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    1. Grazie!!!Mamma chioccia e mamma gufo saranno, dal tuo commento in poi, i due estremi con cui misurerò il mio livello di mammitudine!!;D

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  5. ma che bello il gufetto!!
    la mia paura più grande è non riuscire a capre le loro inclinazioni e non riuscire ad aiutarli come vorrei!

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    1. Laura, sono d'accordissimo! È una cosa di cui parlavamo con il veterinario prima della nascita di Puki: ci siamo promessi a vicenda che cercheremo di non soffocarlo con le NOSTRE aspirazioni e passioni ma di indirizzarlo con leggerezza... inutile dirlo: è già difficilissimo!!!

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  6. sei dolcissima!

    Vorrei anche io "seguire il suo volo senza interferire mai" ma lo so già che sarà molto difficile.

    Ora che ha iniziato a camminare da solo (a correre per la verità) passo la metà del mio tempo con il fiato sospeso.

    Credo di avere almeno dodici nuove rughe.

    Appena potrò permettermi di lasciare in giro i fermacampioni (qui ci si mangia tutto!) proverò a fare la mamma gufo con il gufetto!

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    1. Grazie, che bel complimento!!!
      Condivido la mancanza perenne di ossigeno, mi spiegarono che ripetere in continuazione "stai attento!" non fa che privare la frase del suo significato (=se devo stare attento sempre non sto in realtà attento mai!!)quindi me la urlo in testa e trattengo il fiato... credo non faccia bene alle nostre rughe nuove!

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  7. Ma questa gufetta con gufino è dolcissima...! E anche tutto quel che le sta intorno, di pensieri e di emozioni.
    La mia più grande sfida da mamma temo debba ancora arrivare: l'adolescenza mi fa una paura nera. Ma proprio terrore animale! Parlare, comunicare, coccolarsi, capirsi, ora sono strumenti così forti (addirittura quasi facili) che l'idea di vederli trasformare sotto le spinte inevitabili dell'età di mezzo mi attanaglia. Io faccio di tutto per mettere solide basi, e mi dico e ripeto che quel che seminiamo ora ci ripagherà quando avranno 15 anni, ma aspetto quel momento con le sue inevitabili lotte come la peggiore delle sfide.

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    1. Ecco fatto! Ora ho una paura in più!!!;D
      Condivido in pieno, l'idea di avere un essere sconosciuto e silenzioso che si aggira per casa invece del mio nanetto che manda baci con la mano credo sia terrorizzante!!!!

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  8. La mia sfida più grande si combatte ogni giorno, sempre in perenne conflitto tra il voler accompagnarli per mano in modo che sia sicura che non si facciano male, e il lasciarli andare anche se sò che sbatteranno il naso (in senso figurato)!!! La mia sfida più grande è quella di renderli indipendenti da me!!!

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    1. Ecco: la sfida più grande è quella di renderli indipendenti da me. Vi adoro, mi state dando un sacco di energia nello scoprire che le mie paure e le mie difficoltà sono comuni.
      Renderlo indipendente è sia qualcosa che desidero per lui che qualcosa che non voglio per me. Ovviamente, in quanto madre, sceglierò la cosa giusta per lui sacrificando quella che vorrei per me, ovvero un delizioso complesso di Edipo... ma quanta fatica!!!

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  9. che bella idea per un gioco... ma anche come promemoria personale da tenere lì, a ricordarci di aprirle, 'ste benedette ali, che sono strette strette e non vogliono lasciarli volar via... anche io ho questo timore, di non essere capace di dargli il suo spazio... poi i miei timori aumentano e cambiano di giorno in giorno... sono ansiosa e ansiogena, io!!! :-)

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    1. In effetti Francesca dopo che il nano si è stufato del gioco (10 minuti netti...) il gufo è volato in cima alla libreria. Vivrà lì per un po'nel suo ruolo di saggio promemoria...
      Verissimo che le paure si aggiornano di continuo, non vale neanche la pena di imparare a gestirle perchè ne arrivano altre nuovissime in poche settimane!!!

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  10. Bellissimo il gufo!
    La mia paura più grande è proprio tagliare le ali, bloccare i sogni.
    Sono una persona molto pragmatica, del tipo che i sogni vanno realizzati prima di essere sognati.

    Buon giovedi'!

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    1. Ahhahahahah, fantastica! Condivido in pieno! Se un sogno inizia a formarsi bisogna fermare il mondo, realizzarlo e proseguire...Farò di Puki un bimbo volubile ma almeno avrà provato a realizzarli tutti!!!

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  11. la sfida più grande per me è imparare a dare fiducia... ora come quando saranno adolescenti. in questo sto cercando di imparare con i miei alunni: fornire gli strumenti, guidarli, aiutarli a diventare se stessi ma avere il coraggio di lasciarli sbagliare, e fornire sempre l'appoggio di cui hanno bisogno anche per sbagliare. riuscire a dire: qualunque sia la tua scelta, io sono dalla tua parte. ma con i propri figli è ancora più difficile!
    bellissimo il gufooooooooooooo!!! :))

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