Liberi di sporcarsi con il kit del piccolo creativo

Capita che gli album da colorare con i suggerimenti nella pagina a fianco, mi facciano infuriare. 

Capita che mi metta tristezza un bimbo che sceglie di fare il cielo azzurro perché gli dicono che è giusto così, anche se a lui piacerebbe giallo a pallini viola. 

Capita, e questo capita spesso a dire il vero, di sbroccare e di lanciarsi in una filippica sulla libertà di espressione, alla fine della quale il treenne entusiasta avrà capito solo: "Si fa come si vuole!", concetto che da quel giorno applicherà ridendo a qualunque richiesta di mamma e papà.

Per riportare l'anarchia al campo dei paciocchi, e sottrarla alla scelta dei vestiti e alla ribellione dello spazzolino da denti, ho provato a mettere in campo un'idea che tenevo da parte da un po'...

Per proporre questo esperimento ho preferito aspettare che Puki fosse abbastanza grande da smettere di leccarsi il colore dalle dita, o di ingurgitare qualunque oggetto, così da poter essere lasciato a giocare da solo, perché il kit del creativo richiede esclusivamente questo!

L'idea di base è semplice: si tratta di mettere a disposizione del bimbo oggetti di vario genere, alcuni dall'impronta tradizionalmente creativa come carta, colori, colla, pasta da modellare, forbici, altri capitati lì per caso, come tappi, macchinine, forchette, fili e mollette, insomma quello che trovate sul pavimento di casa!

Fine della preparazione, ora non si deve fare altro che permettere al bambino di decidere come usare ciò che si trova davanti, dando sfogo alla sua creatività, personalissima e unica. 

Puki ha ricevuto una sola indicazione: "Nano, si fa come si vuole!"
Tutta quella libertà all'inizio lo ha un po' destabilizzato, e per un paio di volte mi ha guardato con la faccia a punto interrogativo chiedendo: "Cosa me ne faccio?", ma al mio silenzio si è "rassegnato", con crescente entusiasmo aggiungerei, a improvvisare...

A questo punto si può continuare a guardare l'espressione concentrata del piccoletto in esplorazione, oppure scappare nella stanza accanto per quella manicure che ci aspetta da tempo.

Qualunque sia la vostra scelta godetevi il più possibile i minuti di silenzio, che tutti sappiamo essere sinonimo di magliette macchiate e pavimenti devastati. 

Infatti lo scenario che vi aspetterà sarà probabilmente simile a questo...

Per sistemare le conseguenze dell'esplosione atomica creativa ho inserito un ultimo elemento nel kit:  lo spray Superfici Sicure di Chanteclair Bebè.

L'ho sottoposto a un test feroce e ho così scoperto tre sue notevoli qualità: questo spray ha lo stesso profumo del borotalco che usava la mia nonna, igienizza le superfici ed è spietato contro le macchie e ha un formato perfetto per essere usato dalle manine del piccolo (iper)creativo, ovviamente sotto la mia benevola supervisione!

"Mamma, spruzzo prima il pavimento o il tavolo??"

"Si fa come si vuole, amore mio!"

Questo post è offerto da Chanteclair per la campagna (dall'hastag che ho amato fin dal primo istante: #liberidisporcarsi),  ideata per presentare la linea Bebè, che è studiata appositamente per i più piccoli, garantendo il massimo pulito e il rispetto della loro pelle sensibile.